Resto al Sud è un’iniziativa promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico, che si inserisce nel contesto più ampio della Strategia Nazionale per le Aree Interne e la Coesione Territoriale. Una delle caratteristiche distintive di Resto al Sud è il suo focus sull’innovazione e la sostenibilità. Le proposte progettuali ammissibili devono infatti presentare elementi di innovazione tecnologica, organizzativa o di prodotto, nonché un’impronta di sostenibilità ambientale e sociale.
IL RUOLO DI INVITALIA
Invitalia è l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa in Italia. Nel contesto di Resto al Sud, Invitalia svolge un ruolo chiave come ente gestore del programma. La sua partecipazione è fondamentale per garantire l’attuazione efficace delle iniziative di sostegno finanziario agli imprenditori e alle start-up che operano nelle regioni meridionali del paese. Invitalia si occupa delle attività di gestione delle domande, supporto tecnico e monitoraggio delle spese imputate alle risorse assegnate.
CHI PUÒ RICHIEDERE IL FINANZIAMENTO?
Resto al Sud è rivolto a diverse categorie di soggetti interessati ad avviare o sviluppare un’attività imprenditoriale nelle regioni del Mezzogiorno.
Le agevolazioni sono rivolte agli under 56 se:
al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), nelle isole minori marine del Centro-Nord, nonché in quelle lagunari e lacustri;
oppure se trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni dall’esito positivo dell’istruttoria;
• non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017;
• non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio;
• non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento
Resto al Sud è dedicato alle imprese costituite dopo il 21/06/2017 o a quelle in via di costituzione (la quale deve avvenire entro 60 giorni dall’esito positivo dell’istruttoria).
Possono inoltre chiedere il finanziamento i liberi professionisti non titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta.
CONDIZIONI PER LA PRESENTAZIONE DELL’ISTANZA
Le domande possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia.
Prima di richiedere l’agevolazione è necessario essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE) lavorare sul business plan ed elaborare la proposta progettuale secondo i modelli da presentare come allegato. Inoltre, per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Le attività imprenditoriali finanziabili possono riguardare:
• La produzione di beni nei settori:
dell’artigianato, dell’industria, delle produzioni agroalimentari, della pesca, dell’acquacoltura.
• La fornitura di servizi, compresi quelli turistici. Infine sono finanziabili anche le attività facenti capo ai professionisti.
SPESE AMMISSIBILI E CONTRIBUTO ECONOMICO
Tra le spese ammissibili rientrano quelle affrontate a scopo per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, e per la gestione dell’attività.
Il finanziamento copre fino al 100% delle spese, per massimo 50.000 euro a richiedente (ossia fino a 200.000 euro per una società di 4 soci). Il contributo richiesto, si basa sul 50% a fondo perduto e 50% con finanziamento bancario a tasso zero, ciò vuol dire che gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.